Emergenza e soccorso


Numero di emergenza: 115


Ministero dell’Interno

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

L’emergenza ha un numero: il 115

Dal lontano 1987 è stato attivato su tutto il territorio nazionale il numero telefonico unico di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco “115″ in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 197 del 13.05.1985.

Come chiamare i Vigili del Fuoco?

Quando un cittadino compone il numero gratuito “115″ risponde la sala operativa del Comando Provinciale nel quale il richiedente si trova, è possibile contattare gratuitamente i Vigili del Fuoco sia con telefono fisso sia con telefono cellulare.

Quando chiami mantieni la calma, comunica la località o gli elementi di riferimento ed il recapito telefonico.

Oggi chiamando i Vigili del Fuoco tramite il “115″ le richieste telefoniche di soccorso giungono esclusivamente alla Sala Operativa del Comando Provinciale competente per territorio.

Per tutte le altre richieste, informazioni ed altro occorre fare riferimento ai numeri telefonici urbani dei Comandi Provinciali che sono disponibili sugli elenchi telefonici.

Perchè chiamare i Vigili del Fuoco?

Per ogni richiesta di soccorso è possibile chiedere l’aiuto dei Vigili del Fuoco ad esempio in caso di incendio, ma non solo, in caso di persone disperse o che abbiano bisogno d’aiuto immediato(dispersi in montagna, laghi fiumi grotte
ecc.
in caso di incidenti stradali, in caso di allagamento o di calamita naturali ( terremoti, frane,ecc. ), insomma in tutti i casi in cui sei in pericolo.

Quando chiamare i Vigili del Fuoco?

I Vigili del Fuoco rispondono alle richieste di aiuto giorno e notte tutti i giorni dell’anno.

Da dove posso chiamare?

Ovunque in Italia è possibile contattare i Vigili del Fuoco componendo il numero telefonico “115″.

Il numero unico di soccorso dei Vigili del Fuoco “115″ è attivo presso le Sale Operative dei 100 comandi provinciali facenti parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, presso il distaccamento di Portoferraio nell’Isola d’Elba presso i Comandi autonomi di Trento Bolzano ed Aosta.

Come funziona?

Attualmente sia il 115 sia gli altri numeri di soccorso: 112, 113 operano su linee telefoniche dedicate che fanno capo a centrali telefoniche denominate “in decade 1″ a tecnologia analogica di proprietà della Soc. Telecom Italia S.p.A

Info

Le chiamate di soccorso che giungono ogni anno ai centralini telefonici dei Vigili del Fuoco sono stimate in almeno 5.000.000 per ogni anno, a fronte di circa 700.000 interventi effettuati dai Comandi Provinciali.

A seguito di esigenze di Polizia Giudiziaria tutte le telefonate vengono automaticamente registrate su supporto digitale e restano a disposizione della magistratura nel caso in cui potessero essere rilevanti ai fini di eventuali inchieste. È sempre possibile risalire al chiamante anche per via delle registrazioni cui abbiamo accennato.

Può capitare di comporre il numero unico di soccorso e trovare le line tutte occupate nel caso non bisogna scoraggiarsi e riprovare ripetutamente sino ad ottenere la comunicazione desiderata, può anche accadere che si venga messi in lista d’attesa nel caso occorre pazientare sin quando si libera un operatore.

Tutti coloro che rispondono al telefono sono Vigili del Fuoco e non bisogna preoccuparsi se faranno alcune domande, è naturale che ciò avvenga poichè occorre avere informazioni precise per potere essere più tempestivi ed efficaci possibile durante le operazioni di soccorso.

Ma si paga l’intervento?

Mai se si tratta di soccorso tecnico urgente!

Cosa succede alla richiesta di soccorso?

L’operatore Vigile del Fuoco della Sala Operativa quando riceve una richiesta di soccorso vaglia il tipo e l’entità dell’intervento al fine di scegliere il numero di unità ed i mezzi di soccorso adeguati da impegnare.

Suona l’allarme!

In sessanta secondi i Vigili del Fuoco sono pronti per partire.

I mezzi necessari all’intervento partono a sirene spiegate!

Arrivati sul posto inizia l’intervento!

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Diventare Vigile del Fuoco

Come si diventa Vigili del Fuoco Volontari

Modulo di iscrizione
Regolamento sul reclutamento del personale volontario (D.P.R. 6/2/2004, n. 76)

In ogni Comando provinciale dei Vigili del fuoco è istituito un unico elenco del personale volontario, impiegato per le esigenze delle strutture periferiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

I cittadini, all’atto della presentazione della domanda di iscrizione nei quadri volontari, possono scegliere:

• di essere impiegati per le esigenze del Comando, con effettuazione di periodi di richiamo in servizio per 20 giorni, equivalenti a 10 turni diurni e notturni, legati ad un turno di servizio;
• di essere impiegati per le esigenze di un distaccamento volontario, nel qual caso è necessaria la residenza nel comune in cui ha sede il distaccamento o, previo contatto con il responsabile del distaccamento, in un comune limitrofo.

I cittadini che intendono arruolarsi nei quadri volontari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco devono inoltrare la domanda presso il Comando provinciale di residenza, o presso il Comando dei Vigili del Fuoco della provincia limitrofa, nel caso si desideri essere impiegati presso un distaccamento volontario di quest’ultima provincia, con i seguenti requisiti:

• cittadinanza italiana, uomo o donna, con un’età compresa tra i 18 ed i 45 anni
• godere dei diritti politici e non essere stati dispensati o licenziati dall’impiego presso la Pubblica Amministrazione•diploma di istruzione secondaria di primo grado (licenza media inferiore)
• idoneità psicofisica e attitudinale (accertata dal Comando Provinciale) secondo i criteri stabili nella tabella I allegata al D.P.R. 6 febbraio 2004, n. 76
• requisiti di qualità morali e di condotta (art. 35, comma 6, del decreto legislativo 165/2001)
• di non incorrere nei casi di incompatibilità previsti dall’art. 8 D.P.R. 6 febbraio 2004, n.76.

È incompatibile con la posizione di Vigile Volontario a domanda:

• il personale permanente in servizio nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
• il personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e delle altre istituzioni pubbliche preposte all’ordine ed alla sicurezza pubblica, con eccezione degli appartenenti ai Corpi di Polizia degli enti locali, previo nulla osta delle amministrazioni competenti
• gli amministratori di società e dei titolari di impresa che producono, installano, commercializzano impianti, dispositivi e attrezzature antincendio e dei titolari di istituti, enti e studi professionali che esercitano attività di formazione, vigilanza, consulenza e servizi nel settore antincendio

REQUISITI PSICO-FISICI E ATTITUDINALI PER L’ACCESSO NEI QUADRI DEL PERSONALE VOLONTARIO DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Tabella I allegata al D.P.R. 6 febbraio 2004, n. 76

I requisiti psico-fisici e attitudinali di cui devono essere in possesso i soggetti per l’accesso nei quadri del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono i seguenti:

• sana e robusta costituzione fisica e piena integrità psichica;
• statura non inferiore a metri 1,62;
• peso corporeo contenuto nei limiti previsti dalla seguente formula:I.M.C. = p/(h x h)
I.M.C. = indice di massa corporea
p = peso corporeo (espresso in chilogrammi)
h = altezza (espressa in metri)
indice di massa corporea (I.M.C.) non superiore a 30 come valore per il peso corporeo massimo, non inferiore a 20 come valore per il peso corporeo minimo per gli uomini e non inferiore a 18 per le donne;
• normalità del senso cromatico, determinato mediante corretta visione dei colori fondamentali (test delle matassine di lana colorate);
• normalità del campo visivo e della motilità oculare;
• acutezza visiva:per il profilo di vigile del fuoco volontario, visus naturale uguale o superiore a complessivi 14/10 e non inferiore a 6/10 nell’occhio che vede meno, non è ammessa la correzione con lenti;
per il profilo da. funzionario tecnico antincendi volontario, visus naturale uguale o superiore a complessivi 14/10 e non inferiore a 6/10 nell’occhio che vede meno è ammessa la correzione con lenti di qualsiasi valore diottrico, purché la differenza tra le due lenti non sia superiore a tre diottrie;
• percezione della voce di conversazione a sei metri da ciascun orecchio, con esclusione di uso di protesi acustica;
• apparato dentario tale da assicurare la funzione masticatoria: a tal fine viene considerata sufficiente la masticazione quando siano presenti o due coppie di molari o tre coppie tra molari e premolari, purchè in ingranaggio in occlusione, comunque il totale dei denti mancanti o sostituiti da protesi fissa non può essere superiore a sedici elementi. Costituiscono altresì cause di non idoneità per l’ammissione nei quadri del personale volontario del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco le imperfezioni e infermità indicate nell’allegato I al D.P.R. 6 febbraio 2004, n. 76.

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Prevenzione

La prevenzione è funzione di preminente interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente attraverso la promozione, lo studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l’insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le conseguenze.

Essa si esplica in ogni ambito caratterizzato dall’esposizione al rischio di incendio e, in ragione della sua rilevanza interdisciplinare, anche nei settori della sicurezza nei luoghi di lavoro, del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, dell’energia, della protezione da radiazioni ionizzanti, dei prodotti da costruzione.

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